Flash Food Aprile 2018

Nullità di Denominazione di Origine Protetta: a chi spetta decidere? Rispondono le Sezioni Unite della Cassazione.

 
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Agenda 4.0
Norme e regolamenti
L'intervista
Case Law
Antitrust e competition
 

Norme e regolamenti

L'eccellenza svizzera (la così detta SWISSNESS) e il marchio "geografico"

a cura di Paola Ruggiero

All'inizio del 2017, in Svizzera è stata introdotta una nuova legge chiamata "Swissness" con lo scopo di tutelare i prodotti e i servizi locali che godono di un certo grado di reputazione sia in loco sia nel resto del mondo. Tra le novità introdotte c'è anche il marchio "geografico".
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Pasta e riso: in vigore l'obbligo di indicare l'origine in etichetta

a cura di Andrea Angelillis 

A partire rispettivamente dal 16 febbraio 2018 e dal 17 febbraio 2018 è entrato in vigore l'obbligo di indicare nell'etichetta l'origine del riso e del grano duro per la pasta. Sono, infatti, entrati in vigore i decreti interministeriali a firma del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Ministero dello Sviluppo Economico pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 16 e il 17 agosto 2017.
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Italia - Etichettatura dei prodotti alimentari: impatto del nuovo Regolamento UE sull'indicazione del luogo di provenienza dell'ingrediente primario di un alimento, in applicazione dell'articolo 26 del Regolamento UE n. 1169/2011 sulla recente normativa italiana

a cura di Linda Brugioni

L'etichettatura alimentare rappresenta un tema di particolare attualità per gli operatori commerciali del settore, specialmente nell'ambito dell'Unione Europea, la quale costituisce uno dei principali mercati a livello mondiale per il settore food and beverage.
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L'intervista

Silvia Pugnale - Legal specialist di Nestlé Italia

a cura di Elisabetta Bandera

Nestlé è la più grande azienda alimentare del mondo. Presente in 191 paesi, ha al suo attivo oltre 2.000 marchi, che spaziano dai prodotti diventati icone planetarie del gusto alle più amate specialità locali.
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Case law

a cura di Cristiana Andreotta

Port Charlotte 

Con ordinanza n. 21191 del 13 settembre 2017, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, riconoscendo alla DOP la natura giuridica di “diritto di proprietà industriale”, ha affermato, in un caso di conflitto tra marchio anteriore e denominazione di origine protetta, la giurisdizione del Giudice Ordinario sulla dichiarazione di nullità della DOP.
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La "convalida" del marchio di fatto nel settore vitivinicolo – Il caso Roagna

a cura di Francesca Rombolà

L'istituto della convalida del marchio è disciplinato nell'ordinamento italiano dall'art. 28 CPI, ai sensi del quale: "1. Il titolare di un marchio di impresa anteriore [registrato] e il titolare di un diritto di preuso che importi notorietà non puramente locale, i quali abbiano, durante 5 anni consecutivi, tollerato, essendone a conoscenza, l'uso di un marchio posteriore registrato uguale o simile, non possono domandare la dichiarazione di nullità del marchio posteriore né opporsi all'uso dello stesso per i prodotti o servizi in relazione ai quali il detto marchio è stato usato, sulla base del proprio marchio anteriore o del proprio preuso, salvo il caso in cui il marchio posteriore sia stato domandato in mala fede […]"
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Antitrust e competition

Antitrust anche al bar: l'attività di moral suasion dell'AGCM per contenere il prezzo della tazzina di caffè

a cura di Annalisa Pistilli

Con provvedimento I807, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha archiviato il procedimento avviato nei confronti della "Associazione Pubblici Esercizi di Roma" per aver invitato i propri aderenti a praticare rialzi compresi tra i 10 ed i 20 centesimi di euro del prezzo al consumatore della tazzina del caffè, anche alla luce delle informazioni pubblicate in alcuni articoli di stampa aventi ad oggetto l'aumento, negli ultimi 10 anni, dei costi di gestione a carico degli esercenti.
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I piani di regolazione dell'offerta dei formaggi DOP e la loro compatibilità secondo il diritto antitrust

a cura di Annalisa Pistilli

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, interpellata ai sensi dell’art. 22 della legge n. 287/90, facendo seguito a numerose denunce pervenute negli ultimi due anni da parte di produttori di latte e caseifici, sia singoli che in forma associata, in merito alle concrete modalità di definizione dei Piani di Regolazione dell’offerta dei tre principali Consorzi italiani di tutela di produzioni casearie DOP (Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano) – ha emesso un parere in merito, formulando alcune osservazioni di carattere generale in merito all’adozione e applicazione di detti Piani di regolazione, alla luce della più recente normativa comunitaria e nazionale in materia.
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