Giuseppe D'Agostino, co-head dell’International Finance & Financial Regulation practice, è stato intervistato da Il Sole 24-Ore sul futuro della consulenza finanziaria attraverso sistemi digitali basati sull'utilizzo di algoritmi (Robo-advisor)

La consulenza in materia d'investimenti finanziari è da tempo al centro di un ampio dibattito in Europa tra autorità di vigilanza, industria finanziaria e associazioni dei consumatori, avuto riguardo alle tutele e alla cura degli investitori e alla competizione dell'industria dei servizi finanziari. 

Una questione oggetto di grande attenzione è se forme di remunerazione indiretta dei distributori e dei consulenti finanziari (non indipendenti) (c.d. inducements), attualmente consentite sotto stringenti condizioni, possano frenare la diffusione di sistemi automatizzati di consulenza finanziaria prestata tramite applicativi digitali (Robo-advisors) nei diversi Paesi europei e al contempo ritardare un ulteriore sviluppo del settore Fintech.

Il dibattito si è riacceso nel corso della revisione della MiFID II, direttiva di riferimento in materia.

In questo contesto, Il Sole 24-Ore ha chiesto a Giuseppe D'Agostino, esperto del Fintech, di esprimere le sue opinioni sul futuro dei sistemi di Robo-advice e sulle condizioni per un loro utilizzo da parte del pubblico degli investitori con particolar riguardo alla situazione italiana.

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